Emidio D’Aniello e Maria Pia Lanzoni, oggi sposati da oltre cinquant'anni, decidono nel 1991 di diventare Librai a tempo pieno.
Al momento dietro al nome di Ex Libris ci sono ancora loro, ma ormai c'è soprattutto il terzogenito Leone che, al termine degli studi universitari, ha preso saldamente in mano l'impresa di famiglia. Il legame familiare ed il comune forte amore per i libri hanno consentito ai tre Librai di superare anni difficili nei quali tante librerie sono state chiuse a Roma, ma anche altrove.

Ex Libris - Bottega storica della città di Roma con oltre 80 anni di vita - è stata viceversa in grado di continuare l'attività mantenendo le proprie vetrine nel centro storico e, con l'utilizzo della rete, di raggiungere nuovi clienti in ogni parte del mondo. D'altronde anche un altro membro della famiglia, il primogenito Duccio, sta proseguendo dal 1994 il suo percorso di libraio antiquario in Siena, città d'origine di Emidio e Maria Pia.


Don Chisciotte della Mancia di Michele Cervantes di Saavedra illustrato con 120 quadri grandi e 250 disegni di Gustavo Doré. Volume primo (e Volume secondo)


Eleganti legature '900 in mz. pergamena con angoli. Nervi, fregi e titoli impressi in oro al ds. Carte dei piatti e delle sguardie marmorizzate in modo omogeneo. Ex libris di collezione privata ai contropiatti. Lievi diffuse fioriture dovute alla qualità della carta, peraltro esemplare in ottimo stato di conservazione. Prima edizione italiana del capolavoro di Cervantes magistralmente illustrato da Gustave Doré. Non comune.

Milano, 1880
Tipografia Editrice Lombarda di F. Menozzi e Comp.
Folio (cm. 36,8), 2 Voll., 3 cc.nn., 414 pp.; 3 cc.nn., 458 pp. Frontespizi in rosso e nero.

Comedia di Danthe Alighieri poeta divino: con l'espositione di Christophoro Landino: nuovamente impressa: e con somma diligentia revista & emendata: & di nuovissime postille adornata


in Venetia

per Iacob del Burgofranco, pavese. Ad instantia del nobile messere Lucantonio Giunta fiorentino

1529 a di XXIII di genaro (al colophon)

Folio (cm. 30,5), 12 cc.nn., CCXCV cc., 1 c.nn. bianca. Frontespizio stampato in rosso e nero entro cornice architettonica che alla base raffigura le Muse e ai due lati cinque grandi poeti latini e cinque italiani (la stessa cornice con però solo poeti latini nelle colonne laterali, inquadra la prima grande xilografia che inaugura l'Inferno). In basso al centro giglio fiorentino in rosso. Al verso del frontespizio il famoso e bellissimo ritratto di Dante. Altre due grandi xilografie sono poste all'inizio del Purgatorio e del Paradiso mentre ogni singolo canto reca in principio una illustrazione xilografica più piccola.

Legatura di poco posteriore in pergamena rigida con titolo ms. al ds. (risarcimento di pergamena abilmente eseguito al margine esterno del piatto anteriore). Tagli rossi. Minimi restauri al margine esterno della prima carta. Sporadici aloni e lievi fioriture. Nel complesso esemplare in eccellente stato di conservazione. Pregevole edizione, universalmente nota per la presenza del grande ritratto di Dante, il primo che sia mai apparso in una edizione della Divina Commedia. Opera di un anonimo maestro veneziano, fu realizzato su quello di formato assai più piccolo presente nell'edizione dell'Amoroso convito del 1521. A questa illustrazione si deve l'idea dei contemporanei e dei posteri riguardo la fisionomia del poeta. Il testo riprende quello dell'edizione aldina del 1502, ma è qui corredato dal classico commento del Landino. L'apparato iconografico, di ispirazione botticelliana, è invece ripreso dall'edizione veneziana Capcasa del 1491 e per realizzarlo furono anche recuperate diverse matrici del tipografo. Mortimer, 145; Mambelli, 'Gli annali delle edizioni dantesche', n. 28; Camerini, 328.

SPECIALE DANTE

Comento di Christophoro Landino fiorentino sopra la Comedia di Danthe Alighieri poeta fiorentino

III. marzo 1491

per Bernardino Benali e Matthio de Parma. Folio (cm. 31), 10 cc.nn. (assenti), 283 (di 291) cc., 1 c.nn. Con quattro Tavole a piena pagina (di cui una ripetuta) e 97 altre piccole incisioni xilografiche all'inizio di ciascun canto. Carattere tondo più minuto per il Commento e più grande per i versi. Carta forte.

Legatura recente in pergamena rigida antica. Interni molto freschi e in ottime condizioni generali, salvo ingialliture e qualche trascurabile forellino di tarlo soprattutto sulle ultime carte. Alcune sottolineature ed annotazioni ad opera di una stessa mano cinquecentesca. Il nostro esemplare presenta le seguenti caratteristiche: 1. Assenza delle prime dieci carte (Vita di Dante e altri scritti presenti nel Prologo del Landino). 2. Prima carta con una tavola al cui verso è presente la seguente scritta assai particolare 'trentaquattro canti Inferno trentatre canti Purgatorio trentatre canti Paradiso. Letti tutti tre li canti tutti: judico la Inventione di Dante essere stata veramente bellissima, ma li suoi versi in maggior parte da pigliarne poco piacere rispetto alli altri migliori scrittori come petrarcha, Luigi Pulci, morgante, & ultimamente el furioso per lo suo dir franco e scabroso e rozo come ho notato nel canto XX dell'Inferno: ibi: se dio ti lassi lettor prender frutto'; 3. Non è presente - come annotato a margine anche dal lettore cinquecentesco - l'intero quaderno della segnatura 'e', nel quale è stampato il Canto V dell'Inferno (il Canto dei lussuriosi e dell'amore di Paolo e Francesca). Inoltre, come di consueto, le carte numerate LXVIII e LXIX sono ripetute e non risultano stampati due versi del Canto V del Purgatorio (vedi c. CLII). Bella edizione illustrata della Commedia, la seconda con numerose illustrazioni stampata prima del '500, i cui disegni vennero realizzati dal Maestro di Pico. In questa edizione compare per la prima volta l'illustrazione a stampa del Paradiso. Mambelli, 'Gli annali delle edizioni dantesche', n. 13; Olschki (Le livre illustré au XV° Siècle) n. 165; Goff, D32; Essling, 531; Sander, 2313.

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